FRANCESCO BACONE

Francis Bacon, più noto come Francesco Bacone, nasce nel 1561 a Londra, da sir Nicholas Bacon, cancelliere della regina Elisabetta. Frequenta il Trinity College a Cambridge e poi trascorre alcuni anni a Parigi. Alla morte del padre, è costretto a tornare in patria da Parigi dove si dedica alla politica e all’avvocatura.
Nel corso di tutta la sua vita politica, Bacone fa corrispondere alle attività pubbliche un impegno costante e coerente per l’affermazione del metodo sperimentale e il rinnovamento profondo delle scienze e dell’intero sistema del sapere del suo tempo, riallacciandosi alla tradizione del Rinascimento e criticando il metodo sillogistico-deduttivo della filosofia aristotelica. La maggior parte delle sue opere è raccolta nell’Instauratio Magna, che comprende: Il progresso della conoscenza (1605); il Novum Organum(1620), la sua opera più celebre; l’Historia naturalis et experimentalis (1622); i Saggi(1625); il Silva silvarum (postumo, 1627), comprendente l’operetta La nuova Atlantide.
Il rilievo di Bacone per la “rivoluzione scientifica” (che avrà tra i suoi protagonisti Galileo Galilei e poi Cartesio) e per lo sviluppo della corrente dell’Illuminismonel corso del Settecento è davvero notevolissimo.




Il Novum Organum e il metodo scientifico

Nel Novum Organum (in latino “nuovo organo”, ovvero nuovo “strumento” per l’indagine scientifico-razionale del mondo), Bacone tenta di sostituire il sapere deduttivo della logica classica con una nuova logica, strettamente dipendente dalle nuove scoperte tecnico-scientifichee incentrata sul metodo induttivo e sperimentale, fondato sulla scelta, la valutazione e lo studio dei casi particolari, da cui partire per ricostruire per gradi le leggi generali. Una rivoluzione quindi, rispetto alla vecchia logica, che partendo dall’universale recuperava da esso i criteri del giudizio particolare; si tratta per Bacone di un atteggiamento che, se può dare risultati nel dibattito filosofico, è assolutamente improduttivo dal punto di vista dei risultati scientifici. L’esperienza sensibile, che costituisce la base imprescindibile di ogni reale conoscenza del mondo, deve essere allora guidata da un atteggiamento metodologico, che Bacone si preoccupa di definire nel Novum Organum 1
Il lavoro di Bacone nel Novum Organum si sviluppa allora in due grandi momenti: una pars destruens (cioè, di critica alle idee e posizioni altrui) e una pars costruens(ovvero, di indicazione propositiva della strada da seguire). La pars destruenssegnala le principali fonti di errore, denominateidola (in latino, “fantasmi, rappresentazioni mentali”), e suggerisce la via per eliminarle. 


La Nuova Atlantide
Operetta scritta nel 1626 (rimasta incompiuta e pubblicata postuma l'anno seguente), la Nuova Atlantide è un’utopia di stampo scientifico-tecnologico. In essa Bacone insiste sulla necessità di un'organizzazione di ricerca tra sapienti ed esprime fiducia nel progresso che potrebbero nascere da un’attività di questo genere. L’autore tratteggia così il disegno di una società del futuro amministrata e governata grazie al padroneggiamento della scienza da parte dell’umanità

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