JOHN LOCKE



John Locke (1632-1704) è stato un filosofo e medico britannico, considerato il padre del liberalismo classico, dell'empirismo moderno e uno dei più influenti anticipatori dell'illuminismo e del criticismo.



L'INDAGINE CRITICA DELLE FACOLTA' CONOSCITIVE

Locke afferma che le idee non sono innate ma derivano dall'esperienza, in particolare
-dall'esperienza esterna provengono le idee di sensazione
-dall'esperienza interna provengono le idee di riflessione
Questo perchè secondo lui la mente umana è priva di contenuti (tabula rasa) e acquisisce gradualmente le conoscenze con il progredire delle esperienze.


Egli distingue tra idee semplici (di sensazione e riflessione) e idee complesse:
le prime derivano dalle esperienze elementari e sono dotate di certezza,
le seconde provengono dall'elaborazione delle idee semplici e si distinguono in:

-IDEE DI MODI --> non sussistono di per sè ma sempre in relazione a una sostanza
-IDEE DI SOSTANZE --> sono riferite a qualcosa di esistente in sè che funge da sostrato
-IDEE DI RELAZIONI --> derivano dal rapporto istituito tra idee semplici


Locke afferma inoltre che la conoscenza è
-circoscritta alle certezze sensibili (esterne o interiori)
-probabile, quindi sufficiente ad orientarsi nel mondo ma non assoluta
le uniche certezze non sensibili sono, infatti, quelle dell'IO e di Dio.








LA CONCEZIONE DELLO STATO E L'AFFERMAZIONE DELLA TOLLERANZA

Locke afferma che nello stato di natura gli uomini godono dei diritti naturali alla vita, alla libertà e alla proprietà.
Tuttavia manca loro la garanzia della legalità:
gli uomini devono quindi stipulare un contratto sociale che implica
-patto di unione (gli individui si uniscono in una società civile)
e
-patto di sottomissione (i cittadini si sottomettono a un'autorità che ha compito di tutelare i diritti naturali)


Secondo il filosofo lo Stato è fondato sul consenso dei cittadini, governa in modo non arbitrario, e prevede la separazione dei poteri legislativo ed esecutivo, che ha lo scopo di evitare il dispotismo.

Ritiene poi come sia fondamentale tenere distinti ambito politico e ambito religioso.

L'ambito politico è finalizzato a fare le leggi e a farle rispettare. In esso vale il principio della tolleranza religiosa fondato sul fatto che
-nessuna religione è superiore alle altre
-la fede non può essere imposta con la forza

L'ambito religioso invece è finalizzato a soddisfare i bisogni spirituali per cui la Chiesa è una società libera e volontaria.















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